Al "Natal Palli", contro un'avversaria che ha centrato il quattordicesimo risultato utile consecutivo e terza forza de Torneo, i ragazzi di Antonio Soda hanno lottato fino al 95', quando è stato annullato, per un dubbio fuorigioco, la rete del pareggio realizzata dal migliore in campo tra i neroazzurri, Federico Virga, e capitano di giornata, stante la pesante assenza, per squalifica, di Giuseppe Giglio. Squalifica pesante sarà quella del Direttore Sportivo Pino Fava, espulso in occasione dell'annullamento della rete del pareggio, che ha reiterato le proteste nel burrascoso dopo partita.
Anche questa occasione l'Imperia ha palesato gli atavici limiti di una rosa fatta e disfatta in maniera scriteriata, con degli attaccanti che non centrano la porta manco sotto tortura, mal assistiti da compagni di squadra e con l'unico schema di gioco "palla buttata in avanti e preghiamo succeda qualcosa"... e non succede mai nulla.
Il ruolino di marcia dei neroazzurri, nell'ultimo mese e mezzo, è sconfortante e lascia poco spazio alle speranze, che paiono più legate alla matematica che alla logica: quattro sconfitte consecutive e vittoria che manca da sette partite, dal 13 marzo scorso, 0-2 contro il Bra.
A quattro giornate dalla fine della stagione regolare, c'è poco da fare i calcoli: i neroazzurri, per sperare di salvarsi, devono fare almeno dieci punti. Le avversarie saranno Caronnese e Fossano in casa, Pont Donnaz e Saluzzo in trasferta. Per vincere le partite, come noto, bisogna buttarla dentro, in questo caso in almeno quattro occasioni, altrimenti inevitabile e giusto sarà il ritorno nell'inferno dilettantistico ligure.
A tal riguardo, non avendo un attaccante al di là del giovane Lorenzo Cassata, che con dieci reti realizzate il suo lo ha già fatto, pare assurdo, a mio modesto avviso, l'ostracismo mostrato da Antonio Soda nei confronti di Davide Rosati, uno che, a differenza di Pierluigi Cappelluzzo, i suoi gol in carriera li ha fatti ed è l'unico in grado di essere pericoloso nella battuta dei calci di punizione.
Quanto ad Arturo Lupoli, il cui acquisto doveva rappresentare il crack di questo tormentato girone di ritorno, sono più le partite che non gioca che quelle in cui è in campo (oggi pomeriggio, per l'ex Arsenal, i cinque minuti di recupero).
Mercoledì si comincia con l'all or nothing, come dicono quello bravi: di scena, al "Nino Ciccione", la Caronnese che non ha ormai più nulla da chiedere al Campionato, la prima delle quattro partite da vincere a ogni costo.
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